Università Roma Tre – Dipartimento di Architettura
Atti della giornata di studi realizzati nell’ambito del progetto di ricerca Co-housing. Metodi e strumenti di programmazione, progettazione e gestione, finanziato presso il Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre, per il periodo 2013-2015
A cura di Adolfo F. L. Baratta, Fabrizio Finucci, Stefano Gabriele, Annalisa Metta, Luca Montuori,
Valerio Palmieri. Comitato Scientifico: prof. Luuk Boelens, prof. Ruzica Bozovic Stamenovic, prof. Giovanni Caudo, prof. Francesco Cellini, prof. Susanna Ferrini, prof. Pere Fuertes Pérez, prof. Mario Rosario Losasso, prof. Mario Panizza, prof. Andrea Vidotto
Premessa
L’autonomia della residenza privata combinata con i vantaggi di spazi, risorse e servizi collettivi. Anche se
in Italia si tratta ancora di un fenomeno poco diffuso, il tema del cohousing rappresenta certamente uno dei più stimolanti e attuali ambiti di progettazione e ricerca.
Lo scenario è fortemente eterogeneo, a tratti persino incoerente, poiché molteplici sono le variabili in gioco e non esiste un modello predefinito di cohousing: tipologia di utenza (lavoratori, studenti, anziani, divorziati, comunità miste), desideri dei cohouser (spazi, risorse e servizi differenti), collocazione dell’edificato (grandi o piccoli centri urbani, campagna) e tipologia di intervento (nuova edificazione o recupero dell’esistente) sono soltanto alcuni dei fattori che contribuiscono a determinare realtà completamente differenti.
Uno degli obiettivi della ricerca in corso al Dipartimento di Architettura dell’Università di Roma Tre, condotta con un approccio multidisciplinare dovuto al coinvolgimento di ricercatori afferenti a diversi settori, è proprio quello di creare un quadro sinottico in grado di restituire un’immagine chiara di un panorama articolato.
Anche per questo motivo il gruppo di ricerca ha pubblicato una call (marzo 2014) sul tema del cohousing e degli interventi sul patrimonio edilizio esistente, argomento centrale nelle politiche mondiali del prossimo
decennio.
La partecipazione a “Cohousing. Programmi e progetti per la riqualificazione del patrimonio esistente” è
andata oltre le previsioni. Sono stati trasmessi più di cinquanta contributi di cui il 65% italiano (dal Trentino alla Sicilia) e il 35% proveniente da paesi europei (Croazia, Grecia, Macedonia, Olanda, Romania, Serbia, Spagna e Ungheria), americani (Canada, Perù e Stati Uniti) e asiatici (Pakistan).
A seguito del doppio esame valutativo, il primo dell’abstract (maggio 2014) e il secondo del paper (settembre 2014), compiuto da referee qualificati, sono stati selezionati i 35 contributi raccolti nel presente volume.
I contributi di studiosi, professionisti e operatori del terzo settore sono stati organizzati in tre distinte
sessioni: della prima fanno parte i contributi relativi alle strategie e agli strumenti di programmazione di
cohousing; alla seconda appartengono i contributi concernenti la progettazione di spazi residenziali e di
servizio; della terza fanno parte i contributi relativi al mantenimento e alla gestione degli spazi privati e
comuni.
La qualità dei risultati della call e del workshop (ottobre 2014) forse non è sufficiente per arrivare a delle
conclusioni ma certamente consente di fare il punto della situazione sulle tendenze più significative
attualmente in atto. In sostanza si tratta di un documento ambivalente che può servire come punto di
partenza per chi si accosta per la prima volta al tema del cohousing e come elemento di approfondimento
per chi invece se ne occupa da tempo.