Nel vecchio Galateo prenderà forma un progetto di cohousing che mette insieme diversi pezzi della città
di Francesco Oliva, La Repubblica – 15 dicembre 2020
Giovani e anziani tutti insieme nello stesso immobile come in un piccolo quartiere. Da sanatorio per curare i malati di tubercolosi l’ex ospedale Galateo si trasformerà in un contenitore di generazioni, anime e storie di vita differenti. A sud del centro storico di Lecce l’edificio tornerà finalmente a risplendere. La scommessa avviata dall’amministrazione di Carlo Salvemini, è prossimaa raggiungere il traguardo. Agli inizi di dicembre, infatti, è stato pubblicato il progetto primo classificato della graduatoria provvisoria del concorso che prevede la rinascita dell’ex Galateo, testimonianza della memoria collettiva del capoluogo salentino e che negli anni ’90 si tentò di trasformare in un ospedale.
Progetti rimasti solo sulla carta mentre negli anni la struttura ha assunto fattezze sempre più fatiscenti. Ora è tempo di programmare la rinascita. Nell’edificio composto da quattro piani e un seminterrato si insedierà una comunità sperimentale dove icohouser di tutte le generazioni, a partire da giovani e anziani, potranno godere dei benefici e del supporto di vicinato e, in alcuni casi, trovare occupazione. Una comunità solidale che avrà a disposizione 12mila e 300 metri quadrati con 48 appartamenti di diverso taglio, 10 guest house, 1 community manager, 130 residenti, spazi per 35 studenti, 6 laboratori artigianali, 6 imprese sociali insediabili, 1700 metri quadrati di spazio commerciale, 1 hub multifunzionale e 30mila metri quadrati di parco.
Stando alla graduatoria provvisoria (sarà ufficiale dopo la verifica dei requisiti dei finalisti) del concorso internazionale di progettazione, l’ex sanatorio costruito in epoca fascista tornerà ai vecchi fasti grazie ai giovani architetti di Archistart Studio in collaborazione col gruppo Alcotec. Lo studio si è classificato al primo posto, che comporta l’assegnazione di un premio del valore di 80mila euro per la progettazione preliminare. “È un progetto molto importante per Archistart Studio – raccontano i progettisti stessi – perché rappresenterà l’occasione per Lecce di sperimentare un modello di comunità che grazie alla presenza di un grande parco pubblico sarà condiviso ed accessibile da tutta la cittadinanza”. Un progetto apprezzato dalla giuria che ha valutato “di particolare interesse la proposta abitativa di integrare le residenze per anziani in modo diffuso nei vari piani dell’edificio, in modo da favorire lo scambio intergenerazionale, nonché di collocare lo studentato nei piani superiori del corpo nord di fabbrica in relazione con le funzioni pubbliche”.
In vista del rush finale non nasconde la propria soddisfazione l’assessora comunale alla casa e ai servizi sociali Rita Miglietta: “Non appena verrà chiusa la definitiva graduatoria è previsto un progetto preliminare. Si tratta di un’iniziativa inedita, di un progetto pilota che potrebbe essere suggerito anche in altre città pugliesi”. I tempi per vedere rinascere definitivamente la struttura? “Ci sono degli step da rispettare – commenta la stessa assessora – non si è ancora del tutto concluso il progetto in tutte le sue sfaccettature ma siamo convinti che Lecce potrà vedere finalmente risplendere un pezzo della propria storia rimasto ai margini per decenni”.